Articolo 21 - Editoriali
La Libia censura internet. Articolo21 ospiterà voci dissenso
di Redazione
“Il governo libico ha deciso di mettere le mani anche su internet nel tentativo di oscurare le proteste e le opposizioni. Il governo italiano che ha sempre vantato "ottime relazioni" con l'amico Colonnello ha il dovere non solo di far sentire la sua voce, ma anche di far sapere quali passi intende compiere per reclamare il rispetto dei più elementari diritti politici ed umani. Da parte nostra, insieme con tutte le associazioni del settore, abbiamo deciso di ospitare anche sul sito di articolo 21 le voci del dissenso libico così come abbiamo fatto con le voci delle opposizioni laiche dell'Egitto, dell'Iran, della Tunisia, dell'Algeria. Nelle scorse settimane l'Italia, il suo governo e le tv hanno dato largo spazio alle prodezze del Colonello, della sua corte, del suo harem, adesso è giunto il momento di dare spazio e ospitalità a chi, anche in quel paese, non vuol restare schiacciato tra il dispotismo del regime e l'integralismo fondamentalista”. Lo affermano in una nota Giuseppe Giulietti e Stefano Corradino, portavoce e direttore Articolo21.
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