Articolo 21 - Editoriali
Appello: non si indebolisca il contrasto alle mafie
di redazione
Al Governo della Repubblica
Al Parlamento Italiano
Le sottoscritte Associazioni antimafia, Organizzazioni sociali e professionali esprimono la loro profonda preoccupazione per la formulazione attuale del decreto legislativo concernente il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
Se fosse approvato senza alcuna modifica, si indebolirebbe il contrasto alle mafie. Chiediamo che le competenti commissioni ascoltino gli esperti di “diritto della criminalità organizzata”, i rappresentanti del Movimento antimafia e delle organizzazioni del lavoro e dell’impresa affinché la proposta di decreto legislativo sia modificata per:
Non cancellare dal Codice penale la legge Rognoni-La Torre, pietra miliare dell’impegno dello Stato contro la mafia;
Semplificare l’insieme delle procedure della legislazione antimafia;
Individuare un migliore coordinamento tra gli organi proponenti le misure di prevenzione;
Cancellare i brevi termini di efficacia del sequestro e della confisca dei beni mafiosi;
Non vendere i beni confiscati;
Rendere cogenti le norme di incandidabilità e di ineleggibilità di chi è compromesso con la mafia;
Prevedere i nuovi reati, dall’autoriciclaggio a quelli connessi all’ecomafie, all’immigrazione, alla finanziarizzazione e globalizzazione delle imprese mafiose;
Recepire le direttive e le decisioni quadro dell’Ue e le convenzioni dell’Onu
Noi, rappresentanti della società e dell’economia Vi chiediamo di rafforzare, senza compromettere, quanto è stato fatto contro la mafia, a prezzo di tanto sangue innocente, dallo Stato e dalla società civile.
Firmatari:
Anm
Arci
Articolo21
Centro Pio La Torre
Cgil
Confindustria
Gruppo Abele
Legacoop
Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie
Al Parlamento Italiano
Le sottoscritte Associazioni antimafia, Organizzazioni sociali e professionali esprimono la loro profonda preoccupazione per la formulazione attuale del decreto legislativo concernente il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
Se fosse approvato senza alcuna modifica, si indebolirebbe il contrasto alle mafie. Chiediamo che le competenti commissioni ascoltino gli esperti di “diritto della criminalità organizzata”, i rappresentanti del Movimento antimafia e delle organizzazioni del lavoro e dell’impresa affinché la proposta di decreto legislativo sia modificata per:
Non cancellare dal Codice penale la legge Rognoni-La Torre, pietra miliare dell’impegno dello Stato contro la mafia;
Semplificare l’insieme delle procedure della legislazione antimafia;
Individuare un migliore coordinamento tra gli organi proponenti le misure di prevenzione;
Cancellare i brevi termini di efficacia del sequestro e della confisca dei beni mafiosi;
Non vendere i beni confiscati;
Rendere cogenti le norme di incandidabilità e di ineleggibilità di chi è compromesso con la mafia;
Prevedere i nuovi reati, dall’autoriciclaggio a quelli connessi all’ecomafie, all’immigrazione, alla finanziarizzazione e globalizzazione delle imprese mafiose;
Recepire le direttive e le decisioni quadro dell’Ue e le convenzioni dell’Onu
Noi, rappresentanti della società e dell’economia Vi chiediamo di rafforzare, senza compromettere, quanto è stato fatto contro la mafia, a prezzo di tanto sangue innocente, dallo Stato e dalla società civile.
Firmatari:
Anm
Arci
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Centro Pio La Torre
Cgil
Confindustria
Gruppo Abele
Legacoop
Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie
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