di redazione
Riceviamo e di seguito pubblichiamo:
“La Lega oltre a chiedere scusa alla Norvegia, dovrebbe chiedere scusa all’Italia intera per le intemperanze (le chiamiamo così per educazione) dei suoi esponenti, di cui Borghezio è solo il peggiore, la punta di un pericolosissimo iceberg. Ecco perché il ringraziamento va ancora una volta al Capo dello Stato per aver preso in mano la situazione manifestando la preoccupazione per un esecutivo pericolosamente a trazione leghista”
Franco Maccari Segretario Generale del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, commenta la notizia delle “uscite” di Mario Borghezio che ha giustificato il folle gesto dell’assassino di Oslo e contestualmente condivide le parole preoccupate di Napolitano che giustamente ha censurato l’ennesima pagliacciata targata Lega, l’apertura di sedi ministeriali a Monza.
“A questo punto ci corre l’obbligo di chiedere al nostro ministro, Roberto Maroni, di avviare tutte le procedure per verificare se per Mario Borghezio si configurino le ipotesi di reato previste dalla legge Mancino del 1993, così come sarebbe stato fatto per qualunque cittadino. Ma, continua Franco Maccari - vogliamo anche capire se Maroni è prima di tutto un ministro o un uomo di partito. Perché se il responsabile del Viminale vuole davvero essere credibile nella sua carica e garantire la tenuta democratica del Paese, allora deve frenare, secondo legge, la deriva leghista che accende focolai di insurrezione civile ovunque”.
“Se il ministro Maroni vuole prendere le distanze da queste esibizioni da circo, deve farlo con i fatti – dice il Segretario Generale del Coisp – Quegli uffici, impropriamente chiamati sedi di ministeri, vengano assegnati a tutte quelle Forze dell’Ordine che nell’hinterland milanese hanno seri problemi di sede e di risorse”.
“Ma lo stesso sforzo di serietà (ci rendiamo conto che essere seri deve essere davvero faticoso per gente che ha Borghezio con esponente europeo) – continua Maccari – lo chiediamo a tutte le persone di buon senso, e ce ne sono tante, che all’interno della maggioranza trovano quanto meno censurabile la strada che il Governo ha inopportunamente intrapreso. Rigurgiti secessionisti sono solo il prologo di guerre civili”.
“Condividiamo le preoccupazioni del Presidente Napolitano – conclude il Segretario Generale de Coisp – le facciamo nostre e rilanciamo la provocazione. Il ministro Maroni ora faccia il ministro e metta in atto tutte le procedure per verificare se la Lega deve essere fermata perché costituisce un serio pericolo alla tenuta dell’ordine costituito”.