di Giona Sagora
E' un mondo meraviglioso e fantastico quello visto da Carlo Rienzi, presidente del Codacons. Non sappiamo quale tv veda. Forse il cambio tra analogico, digitale, satellitare lo ha messo in crisi. Oppure ha scambiato un canale straniero per Rainews. Del resto l'all news della Rai cambia spesso collocazione sul digitale terrestre. Ma c'è un'altra ipotesi verosimile che possa spiegare la tv vista da Rienzi: la sua segretaria, ha realizzato un circuito chiuso nella sede dell'associazione e ha inserito una videocassetta con due ore di Rainews e gliela manda a loop dicendo che sta guardando il canale in diretta.
Fatto sta che questa mattina il Codacons scrive: "quanto a Rainews 24 l'associazione dopo avere monitorato la programmazione del canale e avere verificato che non fornisce mai notizie prima degli altri e non fa altro che ripetere per sei o sette notiziari gli stessi identici pezzi e interviste. L'associazione di Rienzi diffida lo stesso Cda a chiudere il canale che ha un costo non indifferente o a trasformarlo completamente. Così com'è - dichiara - Rainews 24 (la chiama così, indice del fatto che la cassetta a loop è ormai vecchia di qualche tempo visto che il 24 è scomparso dalla testata dal 18 maggio 2010), non serve proprio a nulla, se non a mantenere centinaia di addetti con i soldi del canone. Anche per questo scandalo dovremo a breve interessare Corte dei conti e Procura, mentre i nostri esperti stanno completando il monitoraggio del palinsesto e dei notiziari, che ha dato finora risultati inaccettabili".
Questo è quel che scrive oggi Rienzi. Ma guardate quel che diceva lo stesso Carlo Rienzi (a meno che non si trattasse di lui ed esistesse un'associazione ed un presidente omonimi), il 18 maggio del 2010
La 'sparizione' di Rainews24 "è inaccettabile. Se non si provvederà a rimediare al più presto a quello che si spera sia solo un fatto tecnico temporaneo, l'associazione di consumatori annuncia fin d'ora di essere pronta ad intraprendere azioni legali".
Lo annunciava Rienzi dopo la scomparsa dagli schermi tv di Rainews 24, almeno dal satellite. Al suo posto compariva la scritta: "Dal 18 maggio parte un nuovo canale sportivo", con il simbolo della Rai (la farfallina) e la scritta Sport 2. Scorreva poi sotto la scritta: "Raisport raddoppia. Raisport 1 e Raisport 2 sui canali 37 e 38 del digitale terrrestre e sul satellite; canali 21 e 22 di Tivusat". Il Codacons si chiedeva a questo punto "Rainews24 che fine ha fatto?". L'associazione aggiungeva in una nota che "con il digitale le famiglie italiane hanno speso in media 110 euro. Una stangata in contropartita della quale si sperava che fosse almeno rispettato quanto era stato promesso da migliaia di spot: una maggiore offerta di canali. Ebbene, sarebbe assurdo che proprio il servizio pubblico scegliesse di aumentare l'offerta sportiva al posto di quella informativa, che dovrebbe invece restare il core business della Rai".
Ma non basta. La difesa di Rienzi di Rainews va avanti a fase alterne. La segretaria cambia cassetta e Rienzi si accorge (è il 22 giugno di quest'anno) che Emanuela Falcetti non c'è più. E' sparita. Ed allora duro attacco alla Rai. Istruzioni per l'uso non va chiuso. "Si tratta di uno dei pochi programmi davvero utili per i cittadini, che tra l'altro porta rilevanti introiti all'azienda. Chiudere la trasmissione e allontanare la giornalista, produrrebbe un grave danno sia agli ascoltatori, sia alla Rai".
Va detto che Carlo Rienzi era uno degli invitati di punta della trasmissione, ovviamente insieme ad altri rappresentanti delle associazioni dei consumatori. Certo è che nella difesa della trasmissione "Istruzioni per l'uso" Rienzi non si limita ad una difesa del format, ma va oltre, arrivando a difendere gli interessi legittimi della propria associazione. Non c'è dubbio, infatti, che la chiusura della trasmissione della brava Emanuela Falcetti proietta Rienzi in un cono d'ombra.
Così oltre a difendere la trasmissione, aggiunge. "Non ci risultano vertenze tra la Falcetti e l'azienda, mentre in passato altri conduttori hanno avviato azioni contro la Rai, e addiritttura di recente l'associazione Altroconsumo, che gode una rubrica su Rainews (evviva!!, azzecca il nome della testata. La segretaria ha certamente rinnovato la cassetta del circuito interno), ha avviato una class action contro la Rai". Una class action, lo ricordiamo, per la chiusura dei talk show di approfondimento politico sotto il periodo di campagna elettorale. Un'azione proposta a difesa dei consumatori elettori che Rienzi pare non condividere.
La chiudiamo qui. Ma se potessimo consegnare un attestato a Rienzi e alla sua associazione, assegneremmo il premio "memoria corta". Articolo 21 è disponibile a raccontare a Carlo Rienzi come, solo in questo periodo estivo, gli italiani siano stati informati delle diverse manovre, dell'attività politica e di governo, delle reazioni di maggioranza e opposizione, dei giudizi europei, della crisi internazionale delle Borse, della difficoltà economica del Paese e di quanto le diverse manovre incidano sui risparmi e gli stipendi dei consumatori, solo perchè Rainews ha informato 24 ore su 24 fornendo ampie dirette, servizi, approfondimenti e interviste ai protagonisti della politica e dell'economia.
Altre reti, ben più strutturate, osservavano periodo di vacanza nonostante ci fossero pressioni della società civile e della opinione pubblica affinchè la Rai tutta tornasse ad informare.
Forse anche Carlo Rienzi era in vacanza.
Una preghiera alla segretaria: stacchi il circuito interno e faccia vedere a Rienzi la reale programmazione di Rainews. Articolo 21 è solidale con la redazione dell'all news della Rai e si mette a disposizione per qualsiasi iniziativa che il Cdr vorrà attuare per ripristinare la verità dei fatti.