Articolo 21 - Editoriali
Un presidio permanente contro il razzismo
di Gruppo EveryOne
In questi giorni si susseguono, su e giù per
l'Italia, manifestazioni e meeting di protesta contro l'intolleranza nel
nostro paese e per ricordare le vittime senegalesi di piazza Dalmazia, a
Firenze, o l'attacco incendiario contro l'insediamento Rom di Cascina
Continassa, a Torino. E' molto importante partecipare ai presidi e alle
manifestazioni di piazza, perché certe tragedie provocate dal razzismo non
cadano nell'oblio. Tuttavia, è ancora più importante non lasciare sole le
famiglie Rom o i migranti in difficoltà, quando sarà passata l'eco
mediatica relativa a questi eventi. Ci sono troppi Rom e migranti in
emergenza umanitaria (che vivono sotto i ponti, in case abbandonate e in
insediamenti di fortuna) di cui nessuno conosce o considera l'esistenza.
E' importante che gli attivisti mantengano i contatti con loro, anche
fornendo il proprio numero di telefono, sia per intervenire in caso di
necessità, sia per mediare con le autorità in caso di ispezioni, fermi,
controlli e sgomberi. Ovviamente è impegnativo e a volte rischioso (le
autorità non usano sempre modi gentili, neanche con gli attivisti)
occuparsi di individui e famiglie che non hanno niente, ma è la sola via
per passare dalle parole a una vera difesa dei diritti umani.
“...non vogliamo fare politica né conquistare simpatie da parte della
stampa o dei potenti. Vogliamo salvare vite umane e tutelare i deboli
dalla persecuzione”.
l'Italia, manifestazioni e meeting di protesta contro l'intolleranza nel
nostro paese e per ricordare le vittime senegalesi di piazza Dalmazia, a
Firenze, o l'attacco incendiario contro l'insediamento Rom di Cascina
Continassa, a Torino. E' molto importante partecipare ai presidi e alle
manifestazioni di piazza, perché certe tragedie provocate dal razzismo non
cadano nell'oblio. Tuttavia, è ancora più importante non lasciare sole le
famiglie Rom o i migranti in difficoltà, quando sarà passata l'eco
mediatica relativa a questi eventi. Ci sono troppi Rom e migranti in
emergenza umanitaria (che vivono sotto i ponti, in case abbandonate e in
insediamenti di fortuna) di cui nessuno conosce o considera l'esistenza.
E' importante che gli attivisti mantengano i contatti con loro, anche
fornendo il proprio numero di telefono, sia per intervenire in caso di
necessità, sia per mediare con le autorità in caso di ispezioni, fermi,
controlli e sgomberi. Ovviamente è impegnativo e a volte rischioso (le
autorità non usano sempre modi gentili, neanche con gli attivisti)
occuparsi di individui e famiglie che non hanno niente, ma è la sola via
per passare dalle parole a una vera difesa dei diritti umani.
“...non vogliamo fare politica né conquistare simpatie da parte della
stampa o dei potenti. Vogliamo salvare vite umane e tutelare i deboli
dalla persecuzione”.
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