di Carlo Verna*
Riteniamo indispensabile che il governo Monti si occupi di Rai e plaudiamo all'annuncio del presidente del consiglio. Naturalmente con un'iniziativa legislativa,che in quanto tale sarà sottoposta al Parlamento. Davvero non capiamo allora quale possa essere il problema. A meno che il non expetid pronunciato da qualcuno non abbia altri reconditi inconfessabili motivi per esser sostenuto. Motivi che non sarebbero dalla parte della Rai ,né da quella dei cittadini. L'abbiamo detto e lo ripetiamo se non si cambiano i meccanismi di governance, se alla scadenza del prossimo marzo si farà finta di niente e si continueranno a lottizzare anche le aiuole l'azienda di servizio pubblico finirà nel baratro. Oggi è vampirizzata dai partiti ed è nel pieno di una crisi etica,funzionale e tecnologica. Profonda la riforma che occorre. Da attuarsi in una dimensione rigorosamente pubblica, la privatizzazione sarebbe una soluzione banale e di svendita di Stato. Noi siamo favorevoli anche ad una normativa di transizione in grado di affidare urgentemente la Rai a personalità autorevoli, indipendenti e capaci. Non solo c'è assolutamente da intervenire, ma bisogna farlo al più presto, basterebbe anche una norma chiara ed efficace nel pacchetto denominato "Cresci Italia". La Rai è un patrimonio ed un bene comune di questo Paese ed è anche un'emergenza.
* segretario Usigrai