di redazione
Pubblichiamo di seguito alcune lettere di protesta arrivate in redazione in merito alla mancata informazione da parte del servizio pubblico in questi giorni.
Sono un 74enne, con la "vecchia" mentalità dell'onestà, della rettitudine, dell'amore della libertà, dell'amore della famiglia (sono sposato da 44 anni e non ho mai frequentato donnine allegre).
In questi giorni bui per la nostra patria, tanto bui da poterli accostare, senza enfasi, all'infausto ventennio, sono pervaso da enorme tristezza.
Enorme tristezza determinata dalle leggi razziste, dalla legge sulle intercettazioni, dalla legge sulla sicurezza, dallo spirito zenofobo che si sta diffondendo tra la nostra gente, tra i nostri giovani che sono stati portati anche a ritenere che il tradimento coniugale, sbandierato ai quattro venti come fosse qualcosa di cui vantarsi, sia qualcosa di giusto e quasi di doveroso.
Le evito la citazione di altre cose ben più gravi, come il menefreghismo di fronte alla crisi economica che stiamo attraversando, poiché lei conosce meglio di me in quale baratro siamo precipitati.
Ora -- ecco il motivo di questa E-mail -- sono costretto ad assistere al bavaglio che Minzolini, nuovo direttore, sta mettendo al TG1.
E' da un po' di giorni che quotidianamente spedisco una mail a tg1.interni@rai.it con la quale esorto Minzolini a vergognarsi.
Le ricordo anche che il 40% del suo stipendio proviene dal canone che io e altri come me pagano annualmente e proprio per questo io e altre persone come me hanno il diritto di avere un'informazione libera e non condizionata dal potente di turno.
L'ho anche esortato a provare vergogna per il suo servilismo e per la inosservanza del codice deontologico.
Ora, a questo proposito, l'Ordine dei Giornalisti, la Federazione della Stampa, può continuare ad ignorare quanto sta avvenendo?
Mi invoco a lei. Con la speranza che la mia protesta trovi una cassa di risonanza.
Io da parte mia, pur essendo convinto che nessuno la leggerà e sarà messa tra la posta indesiderata, continuerò a spedire a Minzolini la solita mail di richiamo ai doveri derivantegli dall'incarico di direttore di un servizio pubblico.
Fra qualche minuto gliene manderò un'altra per ricordargli la vergogna del TG1 delle 13,30.
Possiamo esortare quanti si sentono uomini liberi a spedire quotidianamente a tg1.interni@rai.it una mail con una sola parola VERGOGNA!?
Si potrebbe fare una campagna del genere? Si potrebbe intasare la casella di posta elettronica del TG1?
Ma quando mai certe persone si annullano così tanto da perdere ogni senso di dignità e di orgoglio?
Nella speranza che qualcosa possa accadere, la prego gradire distinti saluti.
Gigi Mulas - Cagliari
per quello che vale poco fa ho inviato due e-mail al Presidente della Commissione Vigilanza Rai e alla redazione del Tg1 per il modo indecente di fare informazione . Oggi 20 Giugno il Tg1 delle ore 20.00 non ha fatto alcun servizio sul Presidente del Consiglio. Per avere notizie di questo indecoroso signore che occupa stanze istituzionali e che rappresenta anche me ho dovuto consultare i siti internet( meno male che la rete c'è) nazionali ed esteri . Il TG1 ha fatto servizi sull'Iran, slla tromba d'aria a Cerveteri , sui terremotati e specialmente sul concerto a Roma, sulla somalia, sulle prossime vacanze ma sul P.d.C. neanche un rigo, un accenno come se non ci fosse. E' questa l'informazione di un servizio pubblico che vive anche per il canone che pago da sempre ? E' questa la funzione di giornalisti al servizio del potere e non al servizio dei cittadini contro governanti che stanno gettando il discredito sull'intera nazione ? Io abito in provincia e posso pochissimo .La prego di parlare anche per noi che stiamo rimanendo senza occhi e senza voce ?
Guido Maione