Articolo 21 - Editoriali
Informazione senza censure: dibattito sul ddl Alfano
di redazione
Conoscere il Disegno di legge Alfano e tutte le novità che la sua approvazione definitiva al Senato, nei prossimi giorni, porterà nella vita di tutti i giorni per lettori, telespettatori, magistrati i giornalisti.
Capire quanto e come questa nuova legge impedirà ai magistrati di fare indagini, ai giornalisti di raccontare la cronaca quotidiana (di giudiziaria, ma anche di nera, di bianca e perfino di sport e spettacolo) e soprattutto ai cittadini di conoscere quello che avviene in Italia.
Lunedì 6 luglio alle 20.30, alla Scoletta dei Calegheri, in campo San Tomà a Venezia (San Polo, a pochi minuti dai terminal dei bus e dai garages di piazzale Roma) si svolgerà un dibattito pubblico sul Ddl Alfano, al quale prenderanno parte il senatore Felice Casson (ex pm e attuale membro della Commissione giustizia); l'ex procuratore generale di Venezia, Ennio Fortuna; il consigliere del Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, Paolo Corder; il presidente dell'Ordine degli avvocati di Venezia, Daniele Grasso, il portavoce dell'associazione "Articolo 21 liberi di", Giuseppe Giulietti; il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, il consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Alberto Vitucci, il segretario regionale del Sindacato giornlisti del Veneto, Daniele Carlon e il presidente dell'Unione cronisti del Veneto, Ugo Dinello.
L'incontro è stato organizzato dall'Ordine dei giornalisti del Veneto, assieme a Sindacato giornalisti e Unione cronisti del Veneto, sulla forte spinta dei giornalisti e dei cittadini che vogliono analizzare e approfondire le norme in arrivo e le loro conseguenze pratiche. Il disegno di legge Alfano, nel testo approvato alla Camera, limita fortemente la possibilità per magistrati e forze dell'ordine di utilizzare intercettazioni telefoniche e ambientali - il più efficace dei mezzi di indagine contro il crimine - e altrettanto fortemente riduce il diritto dei cittadini di essere informati in modo corretto, compiuto e tempestivo sulle inchieste giudiziarie.
Su questo tema la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha annunciato l'astensione dai servizi su carta, video e voce per il 14 luglio. La serata di lunedì permetterà a tutti di avere le idee più chiare su quello che il disegno di legge Alfano rappresenta per il diritto all'informazione.
Capire quanto e come questa nuova legge impedirà ai magistrati di fare indagini, ai giornalisti di raccontare la cronaca quotidiana (di giudiziaria, ma anche di nera, di bianca e perfino di sport e spettacolo) e soprattutto ai cittadini di conoscere quello che avviene in Italia.
Lunedì 6 luglio alle 20.30, alla Scoletta dei Calegheri, in campo San Tomà a Venezia (San Polo, a pochi minuti dai terminal dei bus e dai garages di piazzale Roma) si svolgerà un dibattito pubblico sul Ddl Alfano, al quale prenderanno parte il senatore Felice Casson (ex pm e attuale membro della Commissione giustizia); l'ex procuratore generale di Venezia, Ennio Fortuna; il consigliere del Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, Paolo Corder; il presidente dell'Ordine degli avvocati di Venezia, Daniele Grasso, il portavoce dell'associazione "Articolo 21 liberi di", Giuseppe Giulietti; il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, il consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Alberto Vitucci, il segretario regionale del Sindacato giornlisti del Veneto, Daniele Carlon e il presidente dell'Unione cronisti del Veneto, Ugo Dinello.
L'incontro è stato organizzato dall'Ordine dei giornalisti del Veneto, assieme a Sindacato giornalisti e Unione cronisti del Veneto, sulla forte spinta dei giornalisti e dei cittadini che vogliono analizzare e approfondire le norme in arrivo e le loro conseguenze pratiche. Il disegno di legge Alfano, nel testo approvato alla Camera, limita fortemente la possibilità per magistrati e forze dell'ordine di utilizzare intercettazioni telefoniche e ambientali - il più efficace dei mezzi di indagine contro il crimine - e altrettanto fortemente riduce il diritto dei cittadini di essere informati in modo corretto, compiuto e tempestivo sulle inchieste giudiziarie.
Su questo tema la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha annunciato l'astensione dai servizi su carta, video e voce per il 14 luglio. La serata di lunedì permetterà a tutti di avere le idee più chiare su quello che il disegno di legge Alfano rappresenta per il diritto all'informazione.
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