di Tania Passa
La libertà di stampa nel mondo, nonostante le possibilità che internet ha creato attraverso le nuove forme di comunicazione, rimane un obiettivo lontanissimo.
A cominciare dalla censura iraniana così macchiata di sangue che nessuno può dire di non sapere, per non parlare poi delle zone di guerra, dove oramai i giornalisti sono divenuti obiettivo primario, e lo testimoniano i numerosi sequestri e omicidi di tanti colleghi: da Daniel Pearl all’ amico Enzo Baldoni , ad Anna Politkovskaja e l’ultima assassinata Natalia Estemirova, e come non menzionare i tanti colleghi uccisi per mano delle mafie in Italia, a tutt’oggi ancora minacciati e costretti ad una non vita.
Solo nel 2008, 95 giornalisti sono stati uccisi nell’esercizio della loro funzione , è una strage che riguarda tutti noi, primo perché il racconto della storia è il tesoro più grande dell’umanità , secondo perché la fine della libertà inizia dalla fine delle informazioni e stanno finendo davvero.
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Insomma c’è oggettivamente un serio problema che riguarda la libertà di stampa nel mondo, e la reazione degli Stati ai tentativi di spegnere le voci del racconto deve essere globale e forte, ecco perché è lodevole l’iniziativa segnalataci da Nando Dalla Chiesa dell’ appello fatto all’Unione Europea e all’ONU, per la libertà di stampa.
La percezione più grande della fine dei diritti si ha quando non si hanno più notizie, noi già siamo andati oltre anche in Italia, quindi è ora che L’ONU dica basta alle persecuzioni contro la libertà di stampa, e che l’Unione Europea dia un senso profondo all’etica della democrazia in questo continente .
Per questo aderiamo convintamene all’appello seguente:
Noi sottoscritti cittadini,
- gelosi delle fondamentali libertà riconosciute nella Dichiarazione universale dei diritti umani (art.19: “ogni individuo ha diritto…di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”);
- preoccupati per le crescenti mutilazioni e aggressioni in corso in molte aree del pianeta contro la libertà d’informazione e di stampa;
- colpiti dalla quantità di delitti compiuti contro esponenti della stampa indipendente in paesi della ex Unione Sovietica, in un clima di intimidazione che va ben oltre le censure e i tentativi di condizionamento dell’informazione che il potere politico, quando non controllato o bilanciato, tende comunque a realizzare;
chiediamo all’Organizzazione delle Nazioni Unite e alla Unione Europea
a) di intervenire con convinzione e facendo leva su tutti i propri poteri di influenza e di persuasione in difesa della libertà di stampa, con particolare riferimento a quei paesi in cui essa sembra, con più arroganza e ferocia, minacciata.
b) di volere promuovere tempestive ed efficaci campagne a tutela del diritto di informare, di comunicare e di sapere, emanando atti di indirizzo che riguardino le regole generali su cui deve poggiare una effettiva libertà di informazione;
c) di vigilare, anche attraverso propri gruppi di osservatori internazionalmente riconosciuti, sulle condizioni in cui viene esercitata nei singoli paesi la essenziale funzione di informazione dei cittadini.
Convinti che solo una piena e diffusa libertà di informazione possa garantire i processi di democratizzazione del pianeta tante volte auspicati nelle sedi e nei consessi internazionali più autorevoli,