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Articolo 21 - Editoriali
BASTA AMBIGUITAâ??, BASTA MENZOGNE
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di Pina Picierno

Si può essere l’ avvocato di un boss condannato all’ergastolo per omicidio e contemporaneamente presidente della Commissione Giustizia? Si può essere presidente della Commissione d’Inchiesta sui rifiuti, traffico nel quale a primeggiare sono proprio i Casalesi, e dare spazio ad ombre e sospetti infamanti su un uomo che ha dedicato la vita alla lotta contro la camorra?

Si può essere un esponente delle Istituzioni e, a 5 anni dalla sentenza di Cassazione negare le motivazioni scritte nel processo per l’omicidio di Don Peppe Diana?

Si può, a 15 anni dall’omicidio di Don Diana, ascoltare le stesse tesi infamanti, riportate su alcuni giornali locali a breve distanza dalla morte del giovane sacerdote?

E’ possibile tollerare che in questo Paese la memoria venga costantemente coperta di una patina grigia che tutto rende indistinto: onesti e disonesti, verità e menzogna, sentenze e illazioni, istituzioni e fango?

Non ci sono dubbi sull’uccisione di Don Diana. Non lasciano dubbi la sentenza del processo, ma soprattutto le parole di condanna e di sfida alla Camorra contenute nel suo celebre scritto “Per amore del mio popolo non tacerò”. E non lasciano dubbi nemmeno le immagini e i volti delle centinaia di migliaia di persone che a Marzo di quest’anno sono scese in piazza a Napoli e Casal di Principe in memoria di Don Diana: studenti, scout, giovani impegnati contro le mafie, parenti delle vittime, associazioni, istituzioni.

Contro la cancellazione della memoria ci si deve ribellare, a maggior ragione quando i tentativi provengono da chi riveste incarichi istituzionali. Perdere la memoria è quanto di più grave può avvenire a una terra e a un popolo che deve ancora vincere la battaglia per liberarsi dalle mafie, dove uomini e donne, cittadini e istituzioni si impegnano tutti i giorni, spesso a rischio della vita, per raccontare di un’altra Campania, di una scelta possibile, di un’alternativa esistente.

La patina grigia dove tutto è uguale, tutto è indistinto, è quanto di più offensivo può essere pensato per tutti coloro che si sono schierati per la legalità, per la giustizia, per i diritti e per la libertà. Per mettere una distanza netta tra noi, i cittadini onesti, e loro, i camorristi, e combatterli con decisione.

Pecorella dovrebbe dimettersi per rispetto delle Istituzioni, per mettere lo Stato al riparo da ambiguità e menzogne.

Per tutti coloro che meritano una scelta tra noi e loro.E per amore di questa terra e di questo popolo, proprio come diceva Don Diana, noi non possiamo tacere.

 


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