di Tania Passa
Sono le 14, e come da accordi di fronte alla bocca della verità, nel cuore della capitale d’Italia, c’è l’incontro del popolo dell’agenda rossa. Quei ragazzi che insieme a Salvatore Borsellino chiedono la verità sull’agenda di Paolo Borsellino, sparita subito dopo il suo assassinio, che conteneva i nomi, le verità e il quadro mafioso che il giudice aveva ricomposto e per cui lo hanno ammazzato.
Nessun romano immagina cosa sta per accadere oggi nella capitale, ma i ragazzi cominciano ad arrivare in tantissimi, sono tutti giovanissimi ed insieme formano uno spettacolo visivo e sonoro stupendo. Visivo per i colori degli striscioni insieme al rosso dell’agenda di Paolo stretta in petto, e sonoro, per la moltitudine dei dialetti che si sentono pronunciare. Si molti hanno viaggiato tanto per essere qui, tutto a spese loro, ma li spingeva qualcosa di importante.
La protagonista, ora che il corteo sta per partire, è l’emozione, e quando parte il corteo le teste e le agende sono tantissime, ma il cuore uno solo, quello di Paolo Borsellino.
Salvatore il fratello più tardi dal palco dirà “ So che oggi Paolo e Giovanni sfilavano con noi” e forse è vero sarà stata la voglia di verità e giustizia e il dolore di come ce li hanno strappati via, ma oggi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone erano davvero in quel corteo.
Sfilando sotto il Campidoglio tutti i turisti sono scesi di corsa a guardare chi, senza paura si è messo a gridare, in coro “ Fuori la mafia dallo Stato”, “ Fuori Dell’Utri dallo Stato” .
All’inizio di Botteghe Oscure ho voltato lo sguardo alla mia destra, e c’era una ragazza acqua e sapone bellissima , che con un’agenda rossa alzata e lacrime, insieme al corteo urlava la sua voglia di verità . Beh quella ragazza è l’anticorpo di questo Paese, che insieme alle altre come lei, sconfiggerà le veline che questo Paese hanno messo in ginocchio.
A Piazza Navona molti si susseguono a gridare che il Paese è in pericolo, prima Benny Casalanzio, poi Gianluca Manca , poi il testimone di giustizia Pino Masciari, ed ancora Anna Petrozzi, Francesca Fornari, e Carlo Vulpio, forse questi sono nomi che non avete mai sentito prima, ma è gente che lotta oppure sta pagando per aver lottato contro la mafia , quindi rispettateli , in Italia di ragazzi così non ne vedrete molti; li hanno drogati tutti con le tv.
"Vogliamo sapere la verità su chi ha fatto sparire l'agenda rossa di Borsellino.” hanno gridato: Di Pietro, De Magistris e Sonia Alfano dal palco, ma chi più ha fatto tremare le vene dei polsi a piazza Navona sono due donne minorenni, una di 14 anni Cecilia Sala, ( video) che ha chiesto verità e libertà per il suo futuro, e una di 16 anni Martina Di Gianfelice (video ) che ha scritto una lettera a Borsellino, dove era espresso tutto l’amore di una generazione, lei alla fine ha giurato che farà il magistrato per portare avanti il lavoro di Paolo .
Il sud oggi con l’aiuto di molti ragazzi del nord ha sfilato a Roma, quel sud pieno di carattere, forza e dignità che Paolo Borsellino raccontava.
Due giovani donne del sud hanno dimostrato a Paolo Borsellino che sono pronte per il fresco sapore di libertà, con loro siamo pronti tutti ora, anche se la verità ci raggelerà il cuore, siamo pronti.