di Gaetano Alessi
Come avevano annunciato nei mesi scorsi, il movimento studentesco italiano continua a riempire le piazze. Con l’adesione alla manifestazione della Cgil, dove l’Unione degli universitari ha distribuito provocatoriamente assegni per due miliardi di euro a firma di Giulio Tremonti, comincia un ciclo d’iniziative che, collegandosi alla prima uscita del 6 novembre, porteranno prima allo sciopero generale studentesco contro la "svendita dell’istruzione" del 17 novembre a Roma e, a seguire, il 20 novembre, presso la Sapienza di Roma, all’assemblea del mondo accademico. "Riprendiamoci il futuro" lo slogan con il quale anche gli studenti dell'alta formazione artistica e musicale scenderanno in piazza il 17 novembre per le vie della capitale. Per la prima volta gli studenti dell'accademia nazionale di Danza, insieme alle accademie di belle arti e i conservatori, sfileranno realizzando una coreografia. Chroma, l'associazione nazionale d'alta cultura, che riunisce questi studenti lancia uno flash-mob inedito: gli studenti delle AFAM sfileranno impugnando delle banane e vestiti da militari. “Scendiamo in piazza per immaginare una fantasiosa scissione da un’Italia che ci deruba del futuro e non ci merita – dichiara Filippo Riniolo, presidente di Chroma- una scissione da un governo miope al quale rispondiamo con analisi approfondite e ironia pungente”. Riniolo aggiunge: “Contro un governo che risponde alla crisi con le stesse misure che l'hanno generata, in altre parole una scelleratezza economica e abbassamento del costo del lavoro. Contro un progetto di paese che ci deruba del futuro e del contesto dove inscrivere il nostro lavoro di artisti e intellettuali, proseguendo con l'imbarbarimento culturale del paese. Anche gli studenti dell'alta formazione artistica e musicale – sottolinea il presidente del Chroma - parteciperanno allo sciopero generale studentesco, completando quella filiera della conoscenza che è protagonista di una lotta centrale per il paese, la lotta per la centralità della conoscenza nel modello di sviluppo del paese”.