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Articolo 21 - Editoriali
Umbria Olii, il 24 novembre parte il processo; sit-in davanti al tribunale
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di Bruna Iacopino

In un periodo di mobilitazione generale che vede il mondo del lavoro come protagonista assoluto, tra le proteste di chi il lavoro lo perde e di chi invece, il lavoro non lo ha mai neanche ottento in maniera fissa e regolare, continua ad esserci chi sul posto di lavoro muore ogni giorno. Secondo le stime Inail recentemente pubblicate, dall'inizio dell'anno fino ad oggi, si sarebbe registrata una flessione nel campo degli incidenti mortali, flessione che però non deve trarre in inganno data la crisi economica tutt'ora in atto, come chiaramente testimoniato dai recenti dati OCSE. I dati però evidenziano anche altro: il centro Italia risulta essere in controtendenza, 107 casi mortali dall'inizio dell'anno, rispetto ai 98 del 2008, dato che purtroppo rischia di aumentare drammaticamente. La regione, che da un punto di vista di incidenza percentuale, risulta in netta controtendenza, è l'Umbria, che detiene il +48% rispetto alla media nazionale: due casi mortali negli ultimi due giorni. Tra le cause, emerge dal rapporto, si devono annoverare: la presenza di molte imprese di piccole dimensioni e a carattere artigianale e una maggiore presenza, rispetto al complesso nazionale, dei settori delle costruzioni edili e delle lavorazioni di materiali per l’edilizia. Le vittime in prevalenza straniere. 
All'interno di un quadro a dir poco disarmante, la cittadina di Campello sul Clitunno si prepara all'apertura del processo per la strage alla Umbria Olii, 4 lavoratori ( Giuseppe Coletti, Vladimir Toder, Tullio Mottini, Maurizio Manili)  di una ditta esterna ( la Manili) arsi vivi durante una normale attività di manutenzione delle cisterne, il 25 novembre 2006. Unico imputato Giorgio Del Papa amministratore delegato della stessa Umbria Olii.
Dopo una serie di rinvii, ricusazioni, escamotage la data è ormai fissata per il 24 novembre 2009.
A rallentare ulteriormente l'avvio processuale il tentativo di Del Papa, che nel 2008 arrivò a intentare un processo civile contro i famigliari delle vittime chiedendo un risarcimento danni di 35 milioni di euro. Richiesta, respinta in prima istanza e rinnovata nell'agosto di quest'anno, con una sola differenza, stavolta a chiedere il risarcimento non è la Umbria Olii Spa, ma la  "Gestoil Srl, società in liquidazione, già Umbria Olii” rappresentata legalmente dallo stesso Del Papa.
Una mossa che potrebbe avere prevedibili conseguenze sul normale svolgimento del processo. Timori espressi in più occasioni dai famigliari delle vittime e dai sindacati, Cgil umbra, Perugia e Fiom Cgil provinciale che oggi hanno formalizzato la loro costituzione come parte civile. La stessa  data del 24 novembre, potrebbe in realtà subire variazioni dell'ultimo secondo, qualora il giudice decidesse di attendere la decisione della corte di Cassazione, cui Del Papa ha fatto ricorso contro il rinvio a giudizio stabilito il 18 marzo 2009.
Per evitare che il silenzio cali sulla vicenda e far si che l'attenzione pubblica rimanga alta, i famigliari delle vittime insieme a Cgil umbra, Perugia e Fiom Cgil provinciale, ad Articolo21 e all'On. Boccuzzi, sopravvissuto alla strage della Thyssen Krupp hanno promosso un sit-in davanti al tribunale di Spoleto a partire dalle ore 9, mentre mercoledì 25 novembre, a tre anni esatti dalla tragedia, si terrà presso il Comune di Campello sul Clitunno un'iniziativa promossa dallo stesso Comune insieme ai sindacati e all'associazione Articolo21, per ricordare Maurizio Manili, Tullio Mottini, Giuseppe Coletti e Vladimir Todhe e per chiedere che per loro sia fatta giustizia.
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