di Pax Christi Italia
Un atto di pirateria e di terrorismo internazionale. Un crimine che stavolta risulta impossibile nascondere nell'abituale impunità a cui Israele ci ha tristemente abituati. Già in queste prime ore il mondo si accorge non di un crimine, ma di una storia di crimini ripetuti e giustificati che squarcia il silenzio dei media sull'assedio di Gaza ed ora sul massacro di internazionali che questo assedio volevano semplicemente ricordare al mondo. Anche Pax Christi Italia segue con sconcerto gli aggiornamenti delle notizie che mai avremmo voluto commentare, ma su cui la comunità internazionale dovrà al più presto misurarsi, mentre raccogliamo le scarne notizie degli amici italiani e continuamente aggiorniamo il numero dei morti, insieme alla denuncia della violenza terroristica degli assalitori israeliani sugli internazionali. Freedom Flottilla: 700 pacifisti, giornalisti, personalità religiose e politiche provenienti da tutto il mondo. Pacifisti appartenenti a organizzazioni non governative, al mondo del volontariato e della solidarietà, che hanno rotto l'assedio e l'embargo sulla popolazione di Gaza e chiedevano di portare aiuto a queste vittime che ora esigeranno una precisa risposta delle Nazioni Unite. Chiediamo l'immediata liberazione dei pacifisti arrestati, rottura immediata dell'embargo cominciando dagli aiuti che le navi portavano da ogni parte del mondo. E poi sanzioni economiche e un'inchiesta internazionale per "un crimine che poteva e doveva essere evitato, anche perchè il blocco degli alimenti è totale" -come ci ha detto stamattina il parroco di Gaza padre Jorghe che con la comunità palestinese ci chiede non solo solidarietà, ma giustizia e coraggio nella denuncia.
Vogliamo soprattutto sentir riportare dai nostri media la realtà di un crimine che nessun Paese vorrebbe riconoscere come sua responsabilità. Diecimila tonnellate di aiuti per un milione e mezzo di persone che vivono da anni sotto embargo totale, dopo aver subito e ancora non curato l'orrore e le ferite inferti da operazione Piombo fuso, un anno e mezzo fa.
Mentre gli abitanti di Gaza si preparavano ad accogliere gli internazionali in festa, all'alba di oggi i militari israeliani assaltavano tutte le imbarcazioni del convoglio, a 75 miglia dalla costa israeliana, in acque internazionali, uccidendo e ferendo decine di persone nella nave turca 'Mavi Marmara'. Nelle prossime ore non indugeremo nel convocarci per una pubblica manifestazione a Roma, a Torino e in ogni nostra città. Perchè non ci lasceremo offendere da chi è pronto a stravolgere la verità del massacro parlando di "scontri", mentre assistiamo da anni al colpevole boicottaggio all'esistenza di un intero popolo. Non taceremo insieme a chi spera che il mondo non si accorga della punizione collettiva di cui è responsabile Israele e anche i nostri Paesi. Quale commentatore si chiederà perchè Israele si può permettere ogni violazione del diritto internazionale, anche la pirateria, anche la licenza di uccidere. C'è chi tace e acconsente: gli Usa, l'Europa e gli Stati arabi. Chi permette soprusi e ingiustizie, e li tace, e li giustifica, è ancora più responsabile e colpevole di chi le ingiustizie e le violenze commette.