Articolo 21 - Editoriali
E la Fiom bacchetta i media "disattenti"
di redazione
Su Pomigliano è stato detto tutto e il contrario di tutto. E se da una parte c’è chi come Sinistra ecologia e Libertà è costretta ad acquistare un’intera pagina su l’Unità solo per dire “Non lasciamoli soli” in riferimento alla battaglia solitaria che sta conducendo la FIOM contro l’accordo stipulato, dall’altra è la FIOM stessa che bacchetta i media. Con una lettera indirizzata a tutte le testate giornalistiche e alla FNSI, il segretario generale Fiom, Maurizio Landini lamenta lo scarso livello di informazione in merito all’accordo siglato a Pogliano: “In questi giorni – si legge- grande rilevanza viene data su tutti gli organi di informazione alla vicenda di Pomigliano. Tuttavia abbiamo purtroppo verificato che i contenuti reali dell’intesa, quelli che hanno indotto la Fiom a ritenerla inaccettabile perché lesiva dei più elementari diritti dei lavoratori, fino a quelli costituzionali, non sono stati sufficientemente messi a conoscenza dell’opinione pubblica.”
In particolare, il segretario Fiom chiede che venga dato particolare risalto alla clausola contenuta al punto 15 dell’accordo separato che così recita: “ 15. CLAUSOLE INTEGRATIVE DEL CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO” Le Parti convengono che le clausole del presente accordo integrano la regolamentazione dei contratti individuali di lavoro al cui interno sono da considerarsi correlate ed inscindibili, sicché la violazione da parte del singolo lavoratore di una di esse costituisce infrazione disciplinare di cui agli elenchi, secondo gradualità, degli articoli contrattuali relativi ai provvedimenti disciplinari conservativi e ai licenziamenti per mancanze e comporta il venir meno dell’efficacia nei suoi confronti delle altre clausole.”
“Come si evince dal testo- scrive ancora il sindacalista- siamo di fronte all’introduzione di un principio di libera licenziabilità del lavoratore considerato inadempiente da parte dell’azienda, principio che viola lo Statuto dei lavoratori e la stessa Costituzione della Repubblica. A nostro parere la gravità di questa clausola che inficia di ogni legittimità anche il referendum promosso nello stabilimento di Pomigliano, non è stata ancora messa a sufficiente conoscenza di un’opinione pubblica che pure è giustamente percorsa da un grande dibattito su altri temi nei quali si individuano lesioni alla Costituzione.”
Il riferimento, neanche molto velato, all’acceso dibattito che ha monopolizzato l’attenzione generale in questi giorni, ( nello specifico il ddl intercettazioni) è evidente, come risulta evidente la critica mossa ad un’informazione forse troppo concentrata su se stessa e poco attenta a quanto di “grave” accade intorno.
In particolare, il segretario Fiom chiede che venga dato particolare risalto alla clausola contenuta al punto 15 dell’accordo separato che così recita: “ 15. CLAUSOLE INTEGRATIVE DEL CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO” Le Parti convengono che le clausole del presente accordo integrano la regolamentazione dei contratti individuali di lavoro al cui interno sono da considerarsi correlate ed inscindibili, sicché la violazione da parte del singolo lavoratore di una di esse costituisce infrazione disciplinare di cui agli elenchi, secondo gradualità, degli articoli contrattuali relativi ai provvedimenti disciplinari conservativi e ai licenziamenti per mancanze e comporta il venir meno dell’efficacia nei suoi confronti delle altre clausole.”
“Come si evince dal testo- scrive ancora il sindacalista- siamo di fronte all’introduzione di un principio di libera licenziabilità del lavoratore considerato inadempiente da parte dell’azienda, principio che viola lo Statuto dei lavoratori e la stessa Costituzione della Repubblica. A nostro parere la gravità di questa clausola che inficia di ogni legittimità anche il referendum promosso nello stabilimento di Pomigliano, non è stata ancora messa a sufficiente conoscenza di un’opinione pubblica che pure è giustamente percorsa da un grande dibattito su altri temi nei quali si individuano lesioni alla Costituzione.”
Il riferimento, neanche molto velato, all’acceso dibattito che ha monopolizzato l’attenzione generale in questi giorni, ( nello specifico il ddl intercettazioni) è evidente, come risulta evidente la critica mossa ad un’informazione forse troppo concentrata su se stessa e poco attenta a quanto di “grave” accade intorno.
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