di Marinella Zetti
Oggi Giuseppe Ripa ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica di assessore al Comune di Lecce. Possiamo considerare questo fatto una vittoria del popolo della Rete e della Comunità Lgbtqi, ma dobbiamo anche ragionare su quanta strada dobbiamo ancora percorrere prima di sconfiggere l’omofobia e la transfobia in Italia. Mentre scrivo questo breve articolo guardo la pubblicità mandata in onda in Francia dalla Renault per promuove la nuova Twingo: oltre la macchina, la protagonista è una “famiglia Arcobaleno”, composta da due uomini che festeggiano la loro unione, e con tanto di figlia che si congratula con il genitore gay. Dubito che questa pubblicità sarà mai trasmessa in Italia, da noi, purtroppo, molte persone, e tra queste l’ex-assessore Ripa – considerano ancora l’omosessualità «una turbe psichica».
E’ INSORTO IL POPOLO DELLA RETE
Ma qualcosa sta davvero cambiando anche in Italia e di questo cambiamento dobbiamo ringraziare anche Internet. Ieri, quando è circolata la voce sui social network, io stessa ho postato le parole di Ripa su Twitter e Facebook; subito c’è stata una forte indignazione e molti utenti, oltre a rilanciare e condannare le frasi offensive dell’assessore, ne hanno chiesto a gran voce le dimissioni.
Dure condanne sono state espresse dalla Comunità Lgbtqi: Paolo Patanè, presidente di Arcigay, ha chiesto «un gesto autorevole del sindaco Perrone; le scuse pubbliche e le immediate dimissioni da qualunque incarico del signor Ripa. Siamo certi che Lecce meriti ben altra rappresentanza».
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, oltre a chiedere le dimissioni, ha evidenziato che «gli omofobi non possono rivestire incarichi pubblici», ed ha annunciato: «scriveremo all'Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, per chiedere una condanna di questo e di tutti gli altri amministratori che con parole, azioni e politiche sono contro lesbiche, gay e trans».
LA PETIZIONE SU FIRMIAMO.IT
L’indignazione si è concretizzata con la petizione “no all’omofobia a Lecce” di Carlo Salvemini su www.firmiamo.it nella quale si chiedevano espressamente le Dimissioni di Giuseppe Ripa e si invitavamo i cittadini a firmare. Oggi sulla pagina che ospita la petizione c’è una barretta verde con la dicitura: “obiettivo raggiunto”.
E Carlo Salvemini, sulla sua pagina Facebook, ha commentato: «le dimissioni dell’assessore Ripa ricordano alcune cose: tutto comincia da noi cittadini, dalla nostra attenzione alla qualità del discorso pubblico, dalla nostra determinazione nel chiedere conto agli amministratori, nel nostro essere consapevoli dello spazio pubblico» e ha concluso ricordando che il Paese ha bisogno di una legge contro l’omofobia.
E io aggiungo, è vero che il Paese ha necessità di una legge contro l’omofobia, ma tutti sappiamo che non è sufficiente. Per sconfiggere veramente l’omofobia, la transfobia, il razzismo o, diciamolo in un altro modo, la paura del diverso è necessario parlarne, non avere paura di affrontare l’argomento. Solo capendo che il “diverso” è nostro figlio, il nostro amico, il panettiere, il commercialista, l’avvocato, ovvero che non è per nulla diverso da noi, solo così, potremo davvero sconfiggere queste brutte bestie, figlie dell’ignoranza e dell’intolleranza.