di Carlo Smuraglia*
II Comitato Nazionale dell'ANPI, nella riunione del 23 gennaio 2012:
- preso atto che il Ministro degli Affari Esteri ha dichiarato che il
“caso Vattani” è stato sottoposto alla procedura prevista per le infrazioni disciplinari e che l’iter della vicenda sarà seguito direttamente e continuativamente dal Ministro stesso;
- ritenuto, peraltro, che la vicenda è di una gravità assolutamente
evidente e che non può che essere condannata da tutti i cittadini democratici, tanto più che essa incide anche sul buon nome dell'Italia all'estero e sulla considerazione di cui deve godere il nostro Paese anche sotto il profilo dell'orientamento democratico;
- ritiene necessario che la procedura si esaurisca in tempi rapidi, come è
richiesto dalla rilevanza del caso;
- confida che in ogni caso vengano adottati, nel frattempo, provvedimenti
cautelari, risultando nei fatti incompatibile, in una istituzione che rappresenta l’Italia all'estero, la presenza, in qualunque forma e in qualunque sede, di un soggetto che indulge, a quanto risulta ed è ormai noto a tutti attraverso la stampa, a manifestazioni che – richiamandosi al passato regime fascista – sono in netto e stridente contrasto con la Costituzione repubblicana e con i doveri che competono a tutti coloro che operano nelle istituzioni, ai sensi degli articoli 54 e 97 della Costituzione.
*presidente nazionale Anpi