Articolo 21 - Editoriali
Patrizia Moretti: "Chi querela vittime non cerca giustizia ma affermazione potere"
di redazione
Sara' a processo come imputata di diffamazione, Patrizia Moretti, e al suo blog 'Federico Aldrovandi' che e' stato lo strumento principale per ottenere verita' sulla morte del figlio Federico, ha affidato il suo commento sul nuovo ruolo giudiziario che da vittima e' oggi costretta a vestire, quello appunto di imputata.
"Quasi non riesco neanche piu' ad essere arrabbiata, sono
soprattutto triste, delusa, affranta da tutto questo - scrive -
Ma questo e' niente rispetto all'assenza di Federico. Ma che
cosa si vuole dimostrare con questa querela? Ormai tutti sanno
come sono andate le cose. E' scritto su almeno 3 sentenze e in 6
anni di cronaca. Basta".
"Il primo marzo inizia il processo a Mantova - e' il suo
commento -. Ho gia' avuto diverse querele da parte dei
responsabili della morte di Federico. Finora sono state
archiviate. Molte querele partite da funzionari della questura
di Ferrara hanno investito persone che commentavano sul blog.
Querele provenienti da taluni funzionari di polizia responsabili
delle indagini. Questore Elio Graziano incluso".
"Non capisco, davvero non capisco dove si voglia arrivare
con le querele per diffamazione a carico della famiglia della
vittima, a carico di chi scrive un commento o di chi pubblica un
articolo. Forse cambiera' la realta' dei fatti? No. L'unico
morto e' Federico. Vorrei che si avesse rispetto per lui e per
la sua giovane vita perduta - aggiunge -. Per il dolore di tutti
noi. Per un omicidio che ha assunto una rilevanza sociale
proprio perche' insabbiato. Chi querela ora e' un magistrato. Ma
cosa si sta cercando? Quale giustizia? Non vedo nessuna
giustizia in una sua assenza durata mesi. Amaramente penso che
chi querela le vittime non cerchi giustizia, ma affermazione di
potere".
"Quasi non riesco neanche piu' ad essere arrabbiata, sono
soprattutto triste, delusa, affranta da tutto questo - scrive -
Ma questo e' niente rispetto all'assenza di Federico. Ma che
cosa si vuole dimostrare con questa querela? Ormai tutti sanno
come sono andate le cose. E' scritto su almeno 3 sentenze e in 6
anni di cronaca. Basta".
"Il primo marzo inizia il processo a Mantova - e' il suo
commento -. Ho gia' avuto diverse querele da parte dei
responsabili della morte di Federico. Finora sono state
archiviate. Molte querele partite da funzionari della questura
di Ferrara hanno investito persone che commentavano sul blog.
Querele provenienti da taluni funzionari di polizia responsabili
delle indagini. Questore Elio Graziano incluso".
"Non capisco, davvero non capisco dove si voglia arrivare
con le querele per diffamazione a carico della famiglia della
vittima, a carico di chi scrive un commento o di chi pubblica un
articolo. Forse cambiera' la realta' dei fatti? No. L'unico
morto e' Federico. Vorrei che si avesse rispetto per lui e per
la sua giovane vita perduta - aggiunge -. Per il dolore di tutti
noi. Per un omicidio che ha assunto una rilevanza sociale
proprio perche' insabbiato. Chi querela ora e' un magistrato. Ma
cosa si sta cercando? Quale giustizia? Non vedo nessuna
giustizia in una sua assenza durata mesi. Amaramente penso che
chi querela le vittime non cerchi giustizia, ma affermazione di
potere".
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