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Articolo 21 - Editoriali
L'anno che verrà…E che il 2010 ci porti “grandi novità” e non solo i soliti Berlusconi, Bossi, Tremonti, Brunetta, D’Alema, Veltroni, Casini, ecc…!
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di Gianni Rossi

L’anno che verrà sarà come l’anno che è passato. La crisi economica è sempre lì che opprime e deprime. I ricchi del mondo neo-liberista saranno ancora più ricchi, mentre gli altri, poveri, semi-poveri, classe media, intellettuali, operai, pensionati continueranno a “tirare la cinghia”. L’emergenza democrazia in Italia sempre più grave. La classe politica sempre più incancrenita nei suoi “giochi” per perpetrare il proprio potere. Masse di giovani vagano in cerca di un futuro sostenibile e di speranze concrete. Il terrorismo internazionale più agguerrito e le guerre “Freedom enduring” più aspre e inconcludenti.

Berlusconi ci ha promesso un paese di “Bengodi”, di “Amore” e di altri “Miracoli”. E intanto, si prepara con nuovo lifting al “Grande Ritorno mediatico” per governare col pugno di ferro e fare affari con mezzo mondo. La sinistra, quella che è rimasta, e gli altri oppositori fanno come i “galli di Renzo”: si beccano e starnazzano, senza pensare ai prossimi “tagli di teste”. D’Alema, Veltroni, Bersani si aggrappano sul piccolo naviglio strapazzato dai marosi di antichi rancori e perduranti incapacità a cogliere il vento delle novità. Casini è l’emblema del “vecchio democristiano che avanza”. Di Pietro ulula al deserto. Fini è la sempiterna scommessa del “fuoriclasse” che verrà. E i vecchi “saggi” della politica, i Ciampi, gli Scalfaro, i Napolitano e gli altri coevi sono sempre più ricurvi nella loro vecchiezza.
Per fortuna c’è la “Rete” che ci unisce e ci da forza. E i giovani d’età e di spirito non demordono mai. Ma il cielo è grigio e l’avvenire fosco!

Il 2010 che verrà forse ci porterà… Il meglio che ognuno spera! Ma per ora vi ripropongo una canzone di Dalla del 1978 (sic!), ancora profetica.
Correva l’anno del rapimento e dell’omicidio di Aldo Moro, il “Compromesso storico” veniva definitivamente affossato dalla violenza sanguinaria e anticomunista delle Brigate Rosse e dai nuovi accordi di potere tra il socialista Craxi e i democristiani Andreotti e Forlani. Era l’inizio della fine della Repubblica post-resistenziale, l’avvento dei disastrosi anni Ottanta, con il raddoppio del Debito pubblico, l’appiattimento delle coscienze con l’espansione della TV commerciale berlusconiana. Le stragi bloccarono l’evoluzione del sistema e la corsa sfrenata ai profitti generarono “Tangentopoli”. Poi vennero gli anni Novanta con il loro carico di contorcimenti politici, sociali, ideologici e l’altalena dei governi tra centro-destra e centro-sinistra…
Prima di salutarvi, vi ricordo due brevi pensieri di un grande intellettuale, politico e “padre della patria”, anche se troppo spesso dimenticato ad arte. Si chiamava Antonio Gramsci, visse solo 46 anni, 11 dei quali passati nelle prigioni fasciste, dove fu gettato perché vi morisse da Mussolini, perché “oltre al corpo anche il cervello” non doveva più funzionare. Fu osteggiato dai fascisti ma restò “indigesto” anche ai comunisti, egemonizzati dallo stalinismo imperante. Eppure i scuoi scritti restano ancora attuali e moderni. Fu un “poeta della politica” e forse per questo resta eterno e osteggiato:
“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza (1° maggio 1919).”
“Sono pessimista con l'intelligenza, ma ottimista per la volontà (19 dicembre 1929).”
Per questo, Cari amici vi scrivo ancora,,,, e vi auguro un 2010 ricco di serenità, solidarietà, speranze, pace, amore e… tanta salute. Viva la Costituzione!
E grazie ancora a Lucio Dalla:
“Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non và.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità”

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