di redazione
Riceviamo e di seguito pubblichiamo il comunicato diramato dalla Uilpa penitenziari in merito alla situazione nel carcere di Lecce:
“Quando in un Istituto penitenziario come Lecce sono ufficialmente dichiarati 4 casi di TBC, 4 casi di scabbia e uno di varicella non si può non parlare di emergenza sanitaria. Se poi al tutto coniughiamo la presenza di 242 detenuti tossicodipendenti (di cui 62 in terapia metadonica) 18 casi di HIV, 350 patologie di epatite C, 140 affetti da sintomatologie psichiatriche, il quadro è completo nella sua allarmante drammaticità, acuita dalla chiusura per inagibilità (alcuni giorni fa) di 3 ambulatori medici dei 5 presenti nella struttura penitenziaria del capoluogo salentino. A questo punto riteniamo che il Presidente della regione Puglia abbia il dovere di farsi carico di una diversa attenzione rispetto al momento penitenziario gestendo ed intervenendo sull’emergenza. Il leader politico nazionale, Nichi Vendola, oltre ad impegnarsi nella narrazione di un paese che ancora non c’è dovrebbe predisporsi all’ascolto del racconto del paese che c’è, fatto anche di queste cronache”
E’ un allarme rosso a Borgo San Nicola, e non solo dal punto di vista sanitario, quello lanciato dal Segretario Generale della UILPA Penitenziari Eugenio Sarno, che ieri ha visitato il carcere di Lecce.
“Quello sanitario è solo uno dei tanti punti critici che investe l’istituto leccese. Questa mattina erano presenti 1452 detenuti (1358 uomini e 94 donne) a fronte di una capienza regolamentare di 659 posti. Questo sovraffollamento, pari a circa il 120%, acuisce i propri devastanti effetti anche per le condizioni di insalubrità che connotano la struttura, cui non si può porre rimedio per il taglio dei fondi. Inoltre la presenza di 281 detenuti classificati Alta Sicurezza, 27 alla mafia siciliana, 55 alla camorra, 14 alla ‘ndrangheta, 20 alla sacra corona unita e 63 ad altre organizzazioni criminali minori, fanno di Lecce anche un problema di ordine pubblico. I 2 suicidi i 38 tentati suicidi, i circa 300 atti di auto lesionismo sono – sottolinea Sarno - la conferma di un quadro complessivo connotato anche da violenza”
Il Segretario generale della UILPA Penitenziari rivolge un accorato appello ai vertici dipartimentali e al Ministro Alfano perché si possano coprire, nel breve periodo, posti di responsabilità
“una regione di frontiera come la Puglia non può continuare ad essere priva di un provveditore regionale, perché questa assenza crea un vulnus operativo ed amministrativo non indifferente. Per queste ragioni, ancora una volta, facciamo appello al Ministro Alfano perché nomini i nuovi dirigenti generali in modo da coprire le vacanze dei provveditori in Puglia, Sardegna, Calabria, Basilicata e Lazio. Analogamente – conclude il Segretario della UIL Penitenziari - non mancheremo di sollecitare il Capo del DAP a nominare un Comandante effettivo del reparto di Polizia Penitenziaria a Lecce in quanto i due funzionari si sono volontariamente resi incompatibili con le funzioni avendo assunto incarichi sindacali