di Marco Bazzoni*
Oggi si è consumato l'ennesimo dramma sul lavoro, sono morti 3 operai. Ma a parte qualche agenzia di stampa e qualche quotidiano locale, i media nazionali non ne parlano. Perchè?
Forse 3 operai morti in un solo giorno sono pochi? O perchè ci sono cose più importanti di cui parlare? Sarà sicuramente questo, voglio sperare, anche se non capisco cosa ci si di più importante di parlare di 3 operai che hanno perso la vita sul lavoro?Lo ripeto nuovamente, queste non sono "morti bianche", come ancora molti mezzi d'informazione si ostinano a chiamarle, non sono incidenti sul lavoro, ne tragiche fatalità, SONO OMICIDI SUL LAVORO. Iniziamo a chiamare le morti sul lavoro, come devono essere chiamate.Negli anni 60 le chiamavano così, lo so è un termine forte, ma sicuramente più realistico.Basta prendere in giro i familiari con il termine "morti bianche".Me lo chiedo nuovamente?Cosa c'è di bianco in una morte sul lavoro, cosa?Le morti sul lavoro sono tragedie inaccettabili per un paese che si definisce civile, che non può permettersi tutte queste morti sul lavoro.Ma nessuno ne parla, ma nessuno si indigna, ma nessuno fa qualcosa per fermare queste stragi.O forse qualcuno vuole dirmi che il Governo Berlusconi ha fatto qualcosa per fermarle?Quando con il Dlgs 106/09 si è stravolto la legge per la sicurezza sul lavoro voluta dall'allora Governo Prodi (Dlgs 81/08).Ed i controlli per la sicurezza?Come si fanno ad aumentare, se i tecnici Asl sono ridotti al lumicino?O forse 1850 tecnici devono controllare 6 milioni di aziende sparse in tutta italia?Dove la trovano la forza per farlo, quando si è stimato che se dovessero controllare a tappeto una ad una ci metterebbero 33 anni?Ed intanto i lavoratori continuano a morire, ad infortunarsi, a rimanere gravemente invalidi, ma siamo in Italia, purtroppo non importa a nessuno...
Fermiamoci tutti a riflettere, perchè così non si può andare avanti...
* Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze