Come avevamo detto nelle scorse settimane, il provvedimento del Ministro Gelmini sulle assenze serve solo ad aumentare l'abbandono scolastico e le difficoltà per gli studenti a raggiungere la promozione.
Sono stati tantissimi i casi di studenti in crisi che ci hanno contattato da tutta la penisola, da Milano ad Agrigento, passando per Torino, Roma, Latina, Olbia, Salerno, Caserta e tante altre città, ma è soprattutto la Siclia che può tristemente vantare un vero e proprio primato di bocciati.
Il limite di assenze viene raggiunto soprattutto per mancanza di trasporti efficienti o per colpa della disinformazione in cui sono state lasciate le scuole. A molti studenti vengono conteggiati anche i giorni di malattia, che, secondo le indicazioni della circolare stessa del Ministero, dovrebbero essere esclusi. Oltre a questo chi si è trovato ad avere problemi in famiglia invece di essere aiutato si ritrova a dover ripetere l'anno.
Le scuole, che dovrebbero comunicare alle famiglie il numero di assenze raggiunte durante l'anno dagli studenti, in tantissimi casi non l'hanno fatto vittime della disorganizzazione.
Ma l'aspetto più drammatico di questo provvedimento sono stati i ritiri avvenuti prima della fine della scuola.
Sono stati infatti decisamente in numero maggiore rispetto agli altri anni gli studenti che hanno lasciato la scuola prima della fine dell'anno, sapendo di aver già superato il limite di assenze. L'abbandono scolastico ha quindi raggiunto un livello impensabile per un paese come l'Italia, che ambisce ad essere uno dei più avanzati a livello mondiale.
Ci sembra quindi ormai chiaro come questo provvedimento sia assolutamente sbagliato, proprio perché mirato a colpire i più deboli. Come hanno dimostrato gli scrutini di quest'anno porre un limite alle assenze non porta ad un miglioramento della partecipazione degli studenti alla vita scolastica ma anzi, complica la vita a chi, tra mille difficoltà si impegna giorno per giorno, per riuscire ad andare a scuola. Chiediamo quindi ancora una volta che il provvedimento venga ritirato immediatamente e che si porti avanti una discussione seria su come migliorare realmente la partecipazione degli studenti alla vita scolastica.