La situazione dei trasporti pubblici veronesi non è mai stata fiorente ma negli ultimi periodi si è fatta sempre più precaria dopo il taglio dei finanziamenti dell'11% da parte della regione: l'inadeguatezza dei trasporti pubblici è sempre più grave, basti pensare che un biglietto urbano costa 1,10 euro e gli orari del pullman non sono quasi mai rispettati.
"Gli studenti veronesi sono schiacciati dai pesanti costi dei biglietti e dalla mancanza di linee efficienti; autobus cittadini che arrivano in ritardo oppure scompaiono misteriosamente. Corriere della provincia che non arrivano, provocando ritardi, oppure saltano fermate perché hanno a bordo già troppa gente. Abbonamenti costosi, con nessuna agevolazione per gli studenti. Inoltre questi abbonamenti sono magnetici e vanno passati davanti alla obliteratrice dei biglietti. Cosa impossibile quando un autobus è affollato, ma passibile di multa in caso di controlli. Inoltre le tessere magnetiche spesso si smagnetizzano, oppure è la stessa macchinetta ad impazzire per l'utilizzo frequentissimo ed elevato. Le multe però non tengono conto di questi problemi effettivi". Questa è l'accusa della Rete degli Studenti Medi di Verona.
Gli universitari non se la passano certo meglio: "I parcheggi in zona universitaria sono troppo pochi e troppo costosi" è la dichiarazione dell'Unione degli Universitari di Verona "trovare un posto gratuito non è possibile a meno che non si parcheggi a qualche chilometro dall'università. Se uno studente invece vuole posteggiare la propria auto vicino all'UNIVR deve andare nei parcheggi a pagamento, così si ritrova a spendere non solo di benzina ma anche di sosta. Chi invece si sposta in treno o parte con mostruosi anticipi oppure rischia di perdere le lezioni grazie alle linee dei bus che non rispettano gli orari sul percorso stazione centrale - università. Uguale il discorso per chi viene dalla provincia con le corriere, anche queste non rispettano gli orari, oppure saltano alcune fermate perché troppo piene. Però i prezzi aumentano. Insomma gli universitari sono trattati alla stregua di limoni da spremere."
In poche parole studenti medi ed universitari hanno gli stessi problemi, e sono anche stufi di pagare per questi servizi scadenti, che sempre più stanno favorendo la cattiva abitudine di non pagare il biglietto e "rischiare" una multa.
Noi studenti chiediamo all'Azienda Trasporti Verona, alle istituzioni e all'opinione pubblica di impegnarsi insieme a noi a risanare il trasporto pubblico perché ritorni ad essere realmente "pubblico" e fruibile.
Alessandro Sorio e Dennis Vincent Klapwijk
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