di redazione
Sulle iniziative che il governo italiano - in seguito ai ripetuti attacchi contro minoranze cristiane nel mondo - intende intraprendere a livello internazionale ed europeo in tema di libertà religiosa, il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), riunito a Roma l'11 gennaio 2011, ha dichiarato quanto segue:
"La Federazione delle chiese evangeliche crede fermamente che la libertà religiosa e il rispetto di tutte le fedi siano alla base di una società pacifica e civile, e sottolinea la stretta connessione tra libertà religiosa (di coscienza e di pensiero) e laicità.
L'impegno del nostro Ministro degli Esteri Franco Frattini in difesa delle minoranze religiose nel mondo naturalmente è apprezzabile. I diritti di chi crede, di chi crede diversamente dalla maggioranza e di chi non crede, sono diritti inderogabili e incoercibili, e in quanto tali sono tutelati anche dai più importanti strumenti di diritto internazionale, a cominciare dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Tuttavia, come espressione di alcune minoranze cristiane di questo paese, che da sempre sono impegnate nella promozione del diritto fondamentale alla libertà religiosa, riteniamo necessario ricordare che in Italia non esiste ancora una legge quadro che disciplini in modo organico questa materia.
Nel nostro tempo viviamo forti spinte 'identitarie' che provengono non solo da gruppi minoritari, ma anche da espressioni della cultura dominante. Queste spinte rischiano di minare la convivenza pacifica di società sempre più plurali. Come evangelici crediamo che il miglior viatico per scongiurare ogni estremismo o fanatismo sia quello di garantire a tutti la libertà di coscienza, di pensiero e di religione, senza privilegi per nessuno.
Siamo convinti che una reale fruizione dei diritti derivanti dalla libertà religiosa sia possibile solo nel quadro di una concreta applicazione della laicità, cioè della neutralità dello Stato nei confronti delle espressioni religiose, ma anche della sua non indifferenza, che si esprime nel rispetto per tutte le fedi religiose o convinzioni filosofiche.
Invitiamo dunque il Governo italiano a farsi paladino non solo della libertà religiosa a livello internazionale, ma anche di promuovere in Italia un'autentica cultura della laicità come sistema di garanzie della libertà di ciascuno".