di Anna Scalfati
Da mesi e mesi ogni giorno e’ sempre una grande fatica, ogni cosa sembra impossibile, la vita in questo Paese e’ divenuta “trincea”. Per la stampa, per la liberta’ di espressione, per costruire un Paese libero ed efficiente.
L’ultima cattiva notizia e’ quella del taglio di spesa agli Enti. A tutti gli Enti in modo indiscriminato. Quindi i Parchi Nazionali che garantiscono il controllo sul territorio, la salvaguardia di cio’ che rimane di bello nella nostra povera Italia, i Parchi saranno forse chiusi. Anche quello del Gennargentu che ha reso difficile la vita a tanti latitanti. Il loro budget oggi per mantenere il personale e svolgere tutte le attivita’ e’ di cinquanta milioni di euro. Si’, proprio cosi’ , solo cinquanta milioni di euro per tutti i Parchi Italiani. Un “niente” se pensiamo ai veri sprechi. Questo budget verra’ dimezzato: solo venticinque milioni di euro all’anno per tutti i Parchi italiani. Le proporzioni del denaro sono sempre significative. La manovra della finanziaria e’ una formichina rispetto alle cifre dell’evasione fiscale. Basterebbe agire sulla leva dell’evasione per evitare i danni di questa manovra. Dunque oggi cattive notizie da tutti i fronti, anzi da tutti i Parchi. La provincia di Latina ha gia’ proposto l’abolizione del Parco degli Ausoni istituito in extremis dalla Regione Lazio per evitare una vera e propria colata di cemento sul lago di Fondi. E a Fondi col cemento non c’e’ da scherzare.. Ma il vero disastro arriverà con i tagli ai Parchi Nazionali. Un milione e mezzo di ettari lasciati liberi: un vero bottino di guerra. Perche’ questa e’ guerra contro la nostra storia, la nostra civilta’, contro tutti noi.
Vi propongo la lettura del post di Gaetano Benedetto, presidente del Parco nazionale del Circeo e co-direttore del WWF Italia.